Diabete di tipo 2: la dieta può aiutare a star bene
Che cos’è il diabete di tipo 2?
Il diabete di tipo 2 è una patologia insidiosa che affligge 400 milioni di persone nel mondo. Le cause sono da ricercare in uno stile di vita poco adeguato e in abitudini alimentari errate.
L’insorgenza di tale patologia si definisce in base ai livelli di glucosio all’interno della circolazione. L’aumento della glicemia, rappresenta uno dei parametri più evidenti per stabilire lo stato di salute, in quanto un eccesso di zuccheri nel sangue conduce allo sviluppo di varie patologie tra cui: obesità, problematiche cardiovascolari, ictus, cecità, danni renali ed amputazioni.
Il parere degli esperti
Uno studio edito dall’Università di Cambridge, focalizza l’attenzione su uno degli aspetti più importanti di tale patologia, ossia che il diabete di tipo 2, nonostante sia una malattia subdola e molto spesso silente, è reversibile.
La guarigione è frutto di un passaggio focale, che comporta la modificazione delle abitudini errate, in primis attenersi ad un regime alimentare che faccia dimagrire e mantenere stabile il peso forma.
Nello studio emerge che le persone che hanno raggiunto una perdita di peso del 10% o più, entro i primi cinque anni dopo la diagnosi, hanno maggiori probabilità di guarigione.
L’importanza del dimagrimento
Esistono vari modi per dimagrire, i più consigliati sono solitamente basati su drastiche riduzioni delle calorie. A nostro avviso, il modo più efficace è sicuramente quello di adottare un regime alimentare attento all’effetto del cibo sulla glicemia e sugli ormoni da essa stimolati, come l’insulina.
Considerare le calorie degli alimenti non è corretto in quanto non si tiene in considerazione l’effetto biologico del pasto ed il relativo impatto glicemico all’interno del nostro organismo. Gli alimenti ricchi di grassi come l’olio extravergine d’oliva, la frutta secca, il burro, sono spesso demonizzati per il loro contenuto calorico ma dovrebbero essere alla base di un’alimentazione mirata al controllo glicemico, in quanto i grassi, mediano l’assorbimento dei carboidrati.
Le calorie e l’effetto biologico del cibo
Le calorie, lo ripeteremo sempre, esprimono solo il calore prodotto dalla combustione dell’alimento, non hanno nessuna relazione sull’effetto biologico.
Pasti con un adeguato contenuto di grassi possono migliorare il controllo glicemico e conferire sazietà, rendendo più facile seguire un regime alimentare dimagrante e mantenere il peso perso.
La reazione dell’organismo nel tempo
Il diabete di tipo 2 insorge dopo anni di alimentazione scorretta, con continui picchi di glicemia a seguito del consumo di pasti ad alto impatto glicemico. Per un po’ il corpo è in grado di resistere agli eccessivi livelli di zuccheri postprandiali ma a lungo andare, se l’insulto continua, l’organismo non riesce più a gestire l’aumento e il glucosio resta in circolo provocando seri danni alla salute.
La cattiva alimentazione è la principale causa dell’insorgenza di tale patologia, nella medesima maniera, una buona e sana alimentazione è l’unico rimedio definitivo.
Combinare gli alimenti con lo scopo di controllare i livelli di glicemia dovrebbe essere il punto di partenza per un piano alimentare mirato alla remissione del diabete.
Un sano aiuto: lo sport
La pratica sportiva regolare aiuta a mantenere tonico il sistema muscolare che contribuisce al corretto metabolismo dei carboidrati. Sia l’attività aerobica sia quella anaerobica sono fondamentali per mantenere attiva la massa magra e andrebbero praticate con regolarità almeno 3 volte a settimana.
Il diabete di tipo 2 è in aumento, i dati sono preoccupanti, è un obbligo della comunità scientifica gettare le basi per una nuova e definitiva strada verso la guarigione, oltre che informare ed educare alla prevenzione attraverso una sana alimentazione.
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